Modello Teorico Metodologico di SSPP
Il Modello Teorico Metodologico della SSPP si fonda sul Modello BioPsicoSociale (BPS), e sul concetto di Corpo-Mente & Relazione, riconoscendo l’importanza delle relazioni e dell’interazione con l’ambiente nello sviluppo umano e nella manifestazione della salute e dalla malattia. Questo modello considera simultaneamente gli aspetti biologici, psicologici e sociali, promuovendo un approccio olistico alla salute mentale e fisica. SSPP adotta una visione integrata della psicoterapia, combinando tecniche e teorie provenienti da diverse scuole di pensiero (cognitivo-comportamentale, psicodinamico, corporeo- sensomotorio, umanistico-esistenziale), mantenendo una coerenza teorica e pratica.
Teorie e Approcci Fondamentali
Neuroscienze Affettive e Sociali: Studi di autori come Damasio, Edelman, Panksepp, e Siegel esplorano i circuiti neuronali che regolano le emozioni e le relazioni sociali.
PNEI: è una disciplina scientifica che studia le interazioni tra il sistema nervoso, il sistema endocrino, il sistema immunitario e la psiche, evidenziando come questi sistemi collaborino strettamente influenzando la salute e il benessere dell’individuo.
Teoria dell’Attaccamento: Basata sui lavori di Bowlby, Ainsworth, Johnson, e Crittenden, questa teoria esplora come le relazioni precoci influenzino la regolazione emotiva e lo sviluppo psicologico.
Modelli Motivazionali Evoluzionistici: Proposti da Lichtenberg, Liotti e Gilbert, questi modelli analizzano come le motivazioni influenzino il comportamento e la salute mentale.
Mentalizzazione: Ricerca di Stern, Fonagy, e il BCPSG dimostra l’importanza delle prime relazioni interpersonali per lo sviluppo delle capacità di regolazione emotiva e metacognitiva.
Analisi e Modificazione del Comportamento: Contributi di studiosi come Pavlov, Thorndike, Skinner, Lazarus e Eysenck, hanno sviluppato tecniche basate sull’apprendimento e sul condizionamento per modificare i comportamenti problematici e promuovere cambiamenti positivi attraverso interventi mirati e sistematici.
Medicina Comportamentale: A partire dai lavori di Miller, Benson, Sobel fino agli studi contemporanei di autori come Porges, Siegel e Kabat-Zinn, si focalizza sulle manifestazioni cliniche legate alla dinamica equilibrio-squilibrio dell’organismo.
Terapia Cognitiva: Dalle formulazioni CBT di prima e seconda generazione (Teorie di Beck, Ellis, Mahoney, Guidano, Liotti, etc.) fino agli approcci di terza generazione (ACT, CFT, ST, DBT, TMI, etc.), questa terapia mira a modificare i pensieri e i comportamenti disfunzionali attraverso tecniche strutturate di vario tipo, favorendo una maggiore flessibilità psicologica e benessere emotivo.
Terapia Psicodinamica: Sviluppata da Freud e successivamente ampliata da autori come Klein, Winnicott, e Kohut, e più recentemente dagli studi di Kernberg e dagli sviluppi delle terapie psicodinamiche intersoggettive e relazionali, questa terapia si concentra sull’inconscio, le dinamiche intrapsichiche e le relazioni oggettuali per comprendere e trattare i disturbi psicologici.
Terapie esperienziali e corporee: Sviluppate e perfezionate da autori come Perls, Lowen, Levine, e van der Kolk, queste terapie enfatizzano l’importanza delle esperienze somatiche e corporee nel processo terapeutico, utilizzando tecniche derivate dalla Gestalt Therapy, l’Analisi Bioenergetica e il Somatic Experiencing per favorire l’integrazione mente- corpo e il rilascio delle tensioni emotive.