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OperDay & Workshop

admin 0 1169

La Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicosomatica (SSPP) offre un programma di formazione integrato che permette agli allievi di sviluppare capacità professionali di ragionamento e intervento clinico basate sul modello psicosomatico mente-corpo-relazione.

Gli allievi sono formati da docenti e didatti di formazione psicodinamica e cognitivo comportamentale, secondo un orientamento basato sul costrutto di mentalizzazione in cui si integrano le teorie e le tecniche di matrice cognitivo comportamentale con quelle derivanti dalla psicoterapia psicodinamica interpersonale, arricchito dai recenti sviluppi della ricerca empirica nell’ambito delle neuroscienze affettive, della teoria dell’attaccamento e del trauma, della psicobiologia dei fattori protettivi e di rischio nello sviluppo, a favore di una specializzazione in psicoterapia in cui prevale il modello psicosomatico.

Nel modello psicosomatico l’insorgenza dei disturbi clinici rappresenta la conseguenza di esperienze relazionali disfunzionali sperimentate nelle prime fasi evolutive e successivamente nel corso della vita, caratterizzate da memorie traumatiche non elaborate, che non hanno consentito l’integrazione dell’identità compresa l’identità corporea, e quindi, di una efficace capacità simbolica e riflessiva al servizio della realizzazione individuale e sociale. Tale orientamento in psicologia clinica si è arricchito recentemente
delle scoperte avvenute nell’ambito delle neuroscienze dello sviluppo emotivo, della psicobiologia dell’attaccamento sicuro/insicuro e dei correlati biologici del trauma complesso. (Schore, 2003a/b; Porges, 2011; Panksepp, Biven, 2012). Sulla base di questo contesto teorico-clinico, il modello della SSPP valorizza in particolar modo il costrutto di trauma evolutivo (developmental trauma), che rimanda a una vulnerabilità generalizzata conseguente da esperienze dolorose associate a vicende relazionali o avvenimenti stressogeni di varia natura avversa o traumatica – intervenuti nel corso dello sviluppo – che la persona non riesce in alcun modo a integrare nel Sé e che incidono severamente sulla sua vita, sul suo
funzionamento psichico e sulla sua salute. (van der Kolk, 1994, 1996). L’incapacità di mentalizzare e di dare un significato simbolico agli eventi della vita è, dunque, l’esito di un processo disfunzionale intervenuto nell’arco evolutivo che deprime la possibilità di sperimentare in forma sicura l’esistenza, e dunque di utilizzare le sensazioni e le emozioni come elementi vitali a sostegno dell’integrazione dell’identità, della relazione mente-corpo e della qualità della vita relazionale. Questa condizione implica per la persona un’esperienza di perdita di continuità e coerenza tra gli stati del Sé (Bromberg, 1998) o di “dolorosa incoerenza” (Meares, 2011). A causa di ciò alcuni di questi stati rimangono dissociati, funzionando come parti scisse che l’individuo non è in grado di integrare nelle rappresentazioni di sé, degli altri e della realtà esterna. Il trattamento psicoterapeutico, nel modello della SSPP, viene perciò inteso come un intervento maturativo a favore dell’integrazione degli stati del Sé, un processo che permette gradualmente al paziente di trasformare i suoi pattern disfunzionali inconsci e di riappropriarsi di quei processi mentali che sono al servizio della sua crescita personale. Questo processo trasformativo avviene all’interno della relazione tra terapeuta e paziente, nel setting, in cui è possibile mentalizzare nello scambio clinico nuovi significati sul piano umano e favorendo un’esperienza mutativa che si configura, in virtù dell’azione terapeutica e nell’immediatezza del qui e ora della relazione (Lichtenberg, Lachmann, Fosshage, 1996).

 

PRESENTAZIONE DEGLI EVENTI

Nel corso dell’Open-day, oltre ad introdurre i partecipanti all’organizzazione della Scuola ed alle sue metodologie didattiche, verranno presentati i principali interventi Top-down (terapie verbali) e Bottom-up (interventi a partire dal corpo e dall’esperienza) di comprovata efficacia terapeutica per intervenire sulla mancata integrazione del Sè. In particolare si mostrerà l’uso e la funzione di tecniche e strumenti quali la Mindfulness, la Terapia Sensomotoria, il Neurofeedback ed il Biofeedback utili ad insegnare al soggetto come riconoscere, comprendere, accettare e regolare l’attivazione psicofisiologica ed emotiva correlata al fronteggiamento degli eventi esistenziali in grado di innescare stress psico-fisico.

 

Verrà rilasciato attestato di partecipazione.